In questo
periodo storico molto difficile a causa della pandemia COVID-19 molte delle nostre abitudini sono state stravolte, il governo ha preso
decisioni drastiche su vari settori e l’azione del nostro verbo in questa
situazione riveste un ruolo fondamentale. Infatti tra le varie attività che non
possono fermarsi, nonostante l’epidemia, c’è l’agricoltura con un grande
bisogno di irrigazione e tutto il ramo agroalimentare, oggi più che mai
importante di fronte alla forte riduzione delle importazioni. È successo, però,
in tutti i paesi investiti dalla pandemia che migliaia di cittadini, allarmati
dagli annunci di misure restrittive, hanno assaltato i supermercati svuotando
gli scaffali e i servizi di spesa on-line sono ormai impossibili da prenotare
quasi ovunque, da Milano a New York. Nonostante questo, i punti vendita vengono
riforniti costantemente, grazie allo sforzo dei lavoratori di tutta la filiera
(produttori, trasportatori, commessi) che continuano a lavorare in condizioni
difficili e incerte. A causa delle varie restrizioni, però, il settore dell’agricoltura
deve fare i conti sia con la carenza di manodopera sia con le disponibilità idriche
per una stagione irrigua che, come sostiene l’Associazione Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue (ANBI), "si preannuncia anticipata in molte zone a causa di temperature superiori alla
media del periodo”.
In Italia, il
paese più idrovoro in Europa, la stagione irrigua inizia solitamente a metà
aprile, ma con i cambiamenti climatici di quest’anno è stata anticipata: sia
per annaffiare i campi a causa delle scarse precipitazioni e delle temperature
invernali sopra la media, sia per proteggere l’anticipo delle piantagioni dalle
gelate notturne col servizio antibrina.
Nonostante ciò,
la situazione irrigua è a rischio in molte parti del paese per mancanza d’acqua:
al sud vi è già la crisi idrica, il centro sembra essere momentaneamente nella
norma in rapporto ai dati tradizionali, mentre al nord vi è una grande
preoccupazione per quanto riguarda l’abbassamento dei fiumi e dei laghi, ad
eccezione del nord-est in cui la pioggia è stata più presente.
Vi lascio di
seguito il link dell’articolo in cui vengono riportati valori specifici della
situazione irrigua nelle diverse zone d’Italia:
Riferimenti:
- http://www.greenreport.it/news/acqua/il-coronavirus-non-ferma-lagricoltura-italiana-si-comincia-a-irrigare-ma-al-sud-e-emergenza-acqua/
- http://www.greenreport.it/news/clima/agricoltura-e-irrigazione-e-corsa-contro-il-tempo-tra-rischio-gelate-siccita-ed-emergenza-coronavirus/
- https://www.ambientidiacqua.it/