I brevetti più significativi associati all’irrigazione si
trovano per la maggior parte nella seconda metà del Novecento, periodo in cui
si sviluppano di più le scienze e le tecnologie. Uno fra questi, a mio avviso
molto importante per il settore in questione, è il “Controller del sistema
di irrigazione” risalente al 1975 (pubblicato poi nel 1976), ideato da
Charles Kenneth Sears.
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Controller del sistema di irrigazione, Charles Kenneth Sears, 1975 |
Consiste in un dispositivo che regola l’erogazione dell’acqua
con irrigazione a pioggia direttamente in base alla necessità di acqua del suolo,
senza chiedere un monitoraggio continuo da parte del responsabile dell’irrigazione.
Se un periodo di approvvigionamento idrico preselezionato non è sufficiente per
raggiungere il livello di umidità desiderato nel suolo a causa di differenti
fattori (tra cui guasti, cambiamenti imprevisti delle condizioni metereologiche,
stima insufficiente da parte del gestore, ecc..), un segnale richiama l’attenzione
sulla necessità di selezionare un nuovo periodo di approvvigionamento idrico
più lungo o di correggere l’alimentazione o il guasto. Un interruttore a pulsante
ripristina il sistema di allarme. Il controller è composto da una pompa convenzionale
a velocità costante in grado di funzionare in modalità on-off in collaborazione
con tubazioni standardizzate per fornire acqua con un’irrigazione a goccia alla
pianta attraverso emettitori di irrigazione standard.
Altro brevetto molto importante, ma decisamente più recente,
consiste in un “Sistema per l’irrigazione automatizzata di pareti e tetti
verdi” risalente al 2016 ed ideato da Accorsi Mattia, Orsini Francesco e
Prosdocimi Gianquinto Giorgio, facente parte dell’Alma Mater Studiorum –
Università di Bologna. Il sistema di irrigazione automatico per superfici verdi
è gestito da sensori di umidità che comunicano con una centralina per
controllare la quantità di acqua a disposizione delle piante. Il sistema è concepito
per contesti di difficili condizioni di crescita delle piante, che richiedono
quindi un’elevata tecnologia, come pareti e tetti verdi ma può anche trovare
applicazione nell’orticoltura convenzionale e nell’hobbistica. L’impianto di
irrigazione permette di cedere acqua senza che si debba intervenire manualmente
grazie alla capacità di auto-regolare l’umidità nel substrato di crescita. Il sistema
è composto da diversi sensori che leggono i valori di umidità, si interfacciano
con un software che ne rileva il dato e ciò automatizza l’attivazione di
elettrovalvole per la cessione di acqua (funzione innovativa rispetto al
brevetto riportato precedentemente). In questo modo la parete o il tetto verde
è continuamente monitorato e ne viene garantita la costante condizione
fisiologica ottimale.
Riferimenti:
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